Storia del Comune

LA STORIA DI CALANNA 

 
 
 
 Molte sono le ipotesi interpretative del toponimo di questo importante centro. Chi lo vuole far derivare dalla columna Regina, chi gli da un’ascendenza araba: Kalà amna =  bel riposo.
 
Molto più semplicemente, il nome potrebbe essere la testimonianza bizantina della franosità caratteristica pliocenica sulla quale il paese è costruita. Resta comunque il fatto che antichissime sono le testimonianze della frequentazione umana dell’area. Negli anni '50, infatti, nella contrada Ronzo a poca distanza dall’abitato si scoprì la necropoli di un villaggio potrostorico databile ai secoli XI- X a.c. E poi recente l’individuazione di un insediamento romano/bizantino nella frazione imperio superiore. Importantissima, infine, la necropoli bizantina di contrada Marchesi, dove, nel 1894, fu trovato un amuleto del IX – X secolo in steatite da portare al collo raffigurante S.Giorgio, e, nel 1920 un enkolpion bronzeo per reliquie con immagini incise e scritte cristiane datato al VI – VII secolo il che dimostra una sua utilizzazione per tre - quattrocento anni.
 
Ma calanna fu soprattutto al centro di forti interessi militari; ne è testimonianza il castello di età normanna ma forse costruito attorno ad una precedente struttura bizantina che ancora oggi si vede sulla collina che domina il paese. Grandi battaglie si ebbero per la sua conquista con assedi prolungati, eroiche resistenze ed implacabili ritorsioni. Nel1255, ai tempi dello scontro tra Manfredi ed i sostenitori dei sovrani svevi Pietro Ruffo, conte di Catanzaro ed avversario di Manfredi ne affida la difesa al nipote falcone a Carnelavario de Pavia e a Boemondo da Oppido.
 
Nel 1275 è tenuta da un presidio angioino costruito da un castellanum uno scutiferum e dieci serventes; da un documento angioino dell’anno successivo conosciamo l’impianto del suo castello: una torre “massiccia” a nord un’altra ad est usata come carcere; tra esse un muro lungo quaranta canne (80 mt circa); una terza torre si alza a sud ed una quarta al fianco della “magna janua” ad occidente un lungo muro fra la porta e la torre massiccia, altre torri minori ed altre porte più piccole. Era rimasto danneggiato seriamente dopo i precedenti eventi bellici ed il sovrano ne’ordina la ricostruzione, evidentemente preoccupato per la sicurezza dell’aria. Era, una grossa struttura con dentro addirittura tre cisterne e ben due chiese di S. Nicola e di S. Caterina.
 
Nel 1283 per la guerra del vespro Calanna cade in mano aragonese insieme a Fiumara Solano e Mesa; ma nel 1302 con l a pace di caltabellotta torna agli angioini le ostilità riprendono nel 1313 l’esercito aragonese occupa Reggio, Catona e Fiumara. In Calanna, attaccata personalmente da Federico d’Aragona, Damiano de Polizio offre una prolungata quanta disperata resistenza. La punizione è spietata il castello e il paese sottostante. Distrutta anche l’antica mesa che aveva avuto fin dai tempi bizantini una grande importanza; si ritiene che il suo castello sia più antico di quello di Calanna ma era nota soprattutto come centro di grande spiritualità per i monasteri greci esistente nei suoi dintorni. Il territorio di Calanna arrivava fino al mare fra Gallico e Catona, sbocco perso molto probabilmente nella circostanza. Dalla distruzione di Mesa deriva la fondazione di Mesanova o Motta Anoveri; da quella di Calanna si vuole far discendere la nascita o quantomeno il popolamento di Laganadi. La guerra ebbe fine nel 1317; Calanna, con tutti i territori della Calabria occupati dagli Aragonisi va a Papa Giovanni XXII che nel 1321 la restituisce a Roberto d’Angiò. In quell’epoca, suoi casali sono oltre a Laganadi, Alessi (S.Alessio), S.Stefano Scroforio o S.Giuseppe di Scrofi oggi Villa S.Giuseppe e Rosalì.
 
Ma il Paese diversamente da Mesa si dovette riprendere rapidamente, perché nel 1377, la reggina Giovanna I avendo bisogno di soldi vende il suo territorio elevato a Baronia con tutti i casali e Fulcone Ruffo, conte di Sinopoli. Un diploma di Re Ladislao di Durazzo del 1412, inoltre, definendo la giurisdizione del capitano di Reggio da Bagnara a Bruzzano e elenca anche Calanna.
 
Da quel 1377 comincia la sua storia feudale. Spodestai i Ruffo la baronia Viene Comprata da Bertoldo Carafa, patrizio napoletano, I Ruffo di Scilla la ricomprano nel 1608. Con la ristrutturazione Amministrativa Operata da Gioacchino Murat nel 1811, Calanna è eretta a capoluogo di un circondario di cui fanno parte i nuovi comuni di S. Batello con S. Giovanni e Diminuiti, Laganadi, S. Alessio, Podargoni, S. Stefano, Ortì, Arasì e Cerasi, S. Roberto,Villa S. Giuseppe con Rosalì.  
 


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